Teatro La Fenice
Questa foto è stata scattata all’interno del magnifico Teatro La Fenice di Amandola (FM) durante l’edizione 2012 del Canto Festival dal fotografo Riccardo Leli dell’Associazione Altidona Belvedere.
Dopo esser rimasto chiuso per molto tempo, un lungo restauro lo ha riportato al suo massimo splendore e reso capace di ospitare oltre al Canto Festival altri numerosi eventi tra concerti, convegni e spettacoli teatrali.
“La storia del teatro ad Amandola percorre sentieri simili a quelli dell’intera regione.
Se primi accenni di rappresentazioni profane possono individuarsi già verso la metà del quattrocento, ad Amandola, come nel resto del territorio regionale, i primi teatri stabili per un pubblico sensibile alla cultura ed alle novità dell’epoca risalgono alla metà del secolo successivo, i primi documenti riferiti dal Ferranti (1891), riguardanti la rappresentazione di S. Caterina, sono datati 1588 ma già quattro anni prima una richiesta di sovvenzione era stata inoltrata al Comune.
Sembra che una sala adibita a rappresentazioni teatrali fosse collocata all’interno del palazzo pretoriale ed un secolo dopo (1698) si sentì l’esigenza di un nuovo edificio più capiente e consono alle nuove mode di rappresentare.
Che l’esigenza di perseguire un programma teatrale e di mantenere e sviluppare un luogo deputato a ciò, sia stata sentita non solo dalla gioventù, ma dagli stessi amministratori pubblici si evince anche da un’altra Delibera del Consiglio comunale del febbraio 1714 e nel 1734 ulteriori restauri dovevano essere compiuti sull’edificio.
L’attuale assetto del Teatro La Fenice ricalca le innovazioni mutuate dai grandi teatri italiani verificatesi nell’ottocento con l’adozione di una pianta ellittica, come il Teatro dell’Aquila di Fermo e tre ordini di palchi sovrastati dal loggione a galleria con arcate definite da ringhiere a piastrini.
Sulla volta in prossimità del proscenio stucchi raffiguranti festoni, putti e medaglioni in stile neoclassico con contaminazioni liberty, le allegorie della Commedia e della Musica mentre al centro la figura della Musica, sovrastata dal Genio, completano la originale decorazione dell’amandolese Vincenzo Pascucci.”
Tratto da: GuidAmandola – Scoprire la Citta’, vivere l’ambiente.